mercoledì 10 aprile 2013

Cosa significa comunicare?

Comunicare non vuole dire solo sfruttare i mezzi che la Tecnologia mette a nostra disposizione per ricevere e trasmettere informazioni. Comunicare significa anche collegare un passato lontano ad un futuro imprecisato. In fondo che cosa sono la Filosofia, la Letteratura, l'Arte, la Musica, la Scienza se non un ponte che procede da chi è venuto prima fino a noi, che sostenuti da questo continuiamo a farlo tendere ai posteri? Nella lezione odierna di Storia della Tecnologia si è parlato del ruolo dei Monasteri e dai monaci amanuensi. Perché costoro scrivevano tutti i giorni finché la luce glielo permetteva, affaticando la vista e le mani? Perchè avevano qualcosa di importantissimo da preservare, ovvero secoli di cultura.
Il monumento al rogo nazista dei libri
di piazza Bebelplatz a Berlino.



E se un giorno tutto il loro lavoro e i libri editi nei secoli scomparissero, bruciati come in 'Fahrenheit 451' o in '1984', cosa accadrebbe? Proseguendo nella lettura del testo ciò appare in tutta la sua evidenza: proprio come la continua riscrittura della Storia, la distruzione dei libri provoca smarrimento, angoscia, rendendo la vita moderna una 'apatia incolore'. L'assenza dei libri non solo è assenza di passato con cui confrontarsi, motivo che tormenta Winston, ma anche di personaggi e situazioni che benchè fittizie rappresentano una valvola di sfogo, un intrattenimento, un insegnamento.
Per questo motivo abbiamo il dovere di vigilare e farci portatori degli ideali che animavano gli amanuensi, e difenderci ogniqualvolta qualcuno provi a distruggere il sapere, perchè, come ebbe a dire Heinrich Heine, 'là dove si bruciano i libri si finisce anche per bruciare gli uomini'.

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