sabato 30 marzo 2013

'Il passato era morto, il futuro imprevedibile'

Nelle ultime lezioni del corso si è posta l'attenzione su uno dei concetti basilari per ogni corso di Storia, la cronologia. Questa (dal greco 'chronos', tempo, e 'logos', discorso, ma anche studio, ragione) è il metodo con cui si deve inquadrare la moltitudine di informazioni derivante dalle fonti del passato. Solo mediante questa classificazione, non l'unica possibile ma indubbiamente la più semplice ed immediata, si può avere un sistema di riferimento che consenta alla Storiografia, così come accade per la Fisica, di poter tracciare delle coordinate che identifichino in modo univoco, o almeno con la massima precisione possibile, i fatti accaduti.

Dopo questa premessa, pensate per un attimo di non essere certi di vivere nel 2013. Come vi sentireste? Sono pronto a scommettere che la maggior parte di voi si sentirebbe come un astronauta nel vuoto dello spazio cosmico, privo di riferimenti, incapace di muoversi, solo dinnanzi al buio trapuntato di stelle lontane.

E' cosi che si sente Winston Smith, il protagonista del romanzo di Orwell.

E' un giorno come un altro, e Winston è di ritorno nel suo squallido appartamento degli 'Appartamenti Vittoria'. Dopo aver assunto la abituale espressione di sereno ottimismo che è consigliabile tenere di fronte ai teleschermi, apparecchi diabolici che trasmettono e ricevono immagini e suoni, egli compie un atto incredibile: sedendosi alla scrivania posta in una nicchia fuori dalla portata del teleschermo, riesuma un vecchio quaderno, oggetto ormai fuori produzione e acquistato presso un rigattiere, e comincia a tenere un diario. Dopo alcune righe però, si domanda se l'anno corrente sia 'davvero il 1984' (parte prima, cap.I). D'altronde non è lui che tutti i giorni al Ministero della Verità (responsabile di tutti i prodotti di comunicazione ed intrattenimento come giornali, film, fotografie), modifica i giornali apportando 'rettifiche' a previsioni errate del Grande Fratello, leader del 'Partito' presente sulle monete, sui manifesti, sui quotidiani? Non è proprio lui che insieme ai suoi innumerevoli colleghi dell'Archivio utilizza tutti i giorni il 'parlascrivi', un sistema comprendente un microfono, una grata verso l'inceneritore per la carta straccia, e un tubo da cui riceve i quotidiani da correggere e le direttive scritte?
Tutti questi pensieri colpiscono simultaneamente la mente dell'uomo, che sa, in fondo in fondo, che una menzogna scritta sui quotidiani è fatto accaduto, che le 'nonpersone' cancellate dagli archivi non sono mai esistite in quanto 'lo psicoreato* non comporta la morte, esso è la morte' (parte prima, cap.II), e che al contrario, il compagno Olgivy, partorito della sua mente per correggere un articolo, è un irreprensibile eroe di guerra della stessa sostanza storica di Giulio Cesare.

'Chi controlla il passato controlla il futuro. Chi controlla il presente controlla il passato**.' recita uno dei motti del 'Socing' (il 'Partito').

Fotogramma tratto dal film '1984' diretto da  Michael Radford.
E' immediato notare come la riscrittura della storia provochi alienazione in Winston: non solo il passato è distrutto dalle continue rettifiche, ma i pensieri sono resi inefficaci e insignificanti dalla neolingua, -a cui dedicherò un intero post essendo parte di una vera e propria 'tecnica' di destrutturazione linguistica raziocinativa e psicologica- e la capacità di scrivere con una penna è soppiantata dall'uso del 'parlascrivi'.


In pochi capitoli, i primi quattro, lo scrittore riesce quindi a comunicare la gravità dell'alterazione storica mediante l'uso di strumenti di comunicazione di massa e  l'essenzialità della cronologia, senza la quale non possiamo applicare la concatenazione logica 'causa-effetto', né sentire sotto i nostri piedi la 'terra' e le 'radici' che ci permettono di camminare liberi.

'[...]Il teleschermo riceveva e trasmetteva contemporaneamente. Se Winston avesse emesso un suono anche appena più forte di un bisbiglio, il teleschermo lo avrebbe captato; inoltre, finchè fosse rimasto nel campo visivo controllato dalla placca metallica, avrebbe potuto essere sia visto che sentito.[...]' Parte prima, cap. I.

'[...]Nelle pareti del cubicolo si aprivano tre orifizi: a destra del parlascrivi, un piccolo tubo pneumatico per i messaggi scritti, a sinistra un tubo più grande per i giornali, e al centro, ad agevole portata del braccio di Winston, un'ampia feritoia oblunga protetta da una grata metallica. Quest'ultima serviva ad eliminare la carta straccia[...]' Parte prima, cap. IV.

*psicoreato: reato che consiste nel 'pensare eterodosso', ossia in modo non conforme ai dettami del Socing.
**ricordo che i passi sono tratti da: George ORWELL, 1984, Milano : Mondadori, 2009.




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