mercoledì 8 maggio 2013

Brevetti

Qualche settimana fa a lezione abbiamo analizzato il sito dei brevetti americano, lo 'Use Patent and Trademark Office' e la sezione 'Google Patents' del famoso motore di ricerca.
E' stato indubbiamente interessante, ma cercare in prima persona qualche dispositivo inerente al tema fra i milioni di brevetti presenti è stato ancora più illuminante. Solo eseguendo la ricerca in prima persona ci si accorge della vastità delle invenzioni realizzate dall'uomo, e di come la parola chiave 'microfono' o 'telecamera' possano essere correlate a decine, in alcuni casi addirittura centinaia, di brevetti. Sarebbe davvero interessante, ma purtroppo assai laborioso, leggere tutti i brevetti riguardanti un oggetto specifico in ordine cronologico e vedere come questo si sia progressivamente evoluto.

Non disponendo purtroppo né di tempo né di spazio a sufficienza per far ciò, ho deciso di linkare solo due dei brevetti che ho cercato: il primo, risalente al 24/03/99 riguarda una telecamera, ideata da alcuni giapponesi, Makoto Kuriki, Shigenobu Sakai, Yukio Takahashi e Kazutake Uehira, specializzata in videoconferenze e videocomunicazioni trasmissibili mediante la rete, il secondo, pubblicato il 06/03/2003 da William J. Purpura, è un hub, il dispositivo che ho citato nell'abecedario e che è adibito all'allestimento di una rete Internet locale.  Concludo il post con questo estratto di '1984' che rende l'idea sull'importanza dei brevetti per la tutela degli inventori.

"[...]Per esempio, avendolo appreso a scuola, credeva che il Partito avesse inventato gli aeroplani (Winston ricordava che quando frequentava lui la scuola, e cioè nella seconda metà degli anni Cinquanta, il Partito si limitava a rivendicare l'invenzione dell'elicottero. Una dozzina di anni dopo, quando Julia era andata a scuola, il Partito era passato all'aeroplano: un'altra generazione e avrebbero sostenuto di aver inventato una macchina a vapore)."*(parte seconda, cap.V).

*ricordo che i passi sono tratti da: George ORWELL, 1984, Milano : Mondadori, 2009.


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